26 febbraio 2007
Rifacciamo italia.it !!!
Oggi nel bel mezzo della chat Swarm mi sono trovato a discutere degli infiniti problemi di Italia.it e su quanto si potrebbe concepire e realizzare meglio un portale simile, e qui mi è lampata l'idea... perchè non farlo? magari tutti assieme?
La discussione è subito partita con decine di stimoli da parte di Riccardo Cambiassi, Stefano Vitta, David Orban, Mauro Monti, Alessandro Morandi, Cristian Conti, ... che hanno portato ad un idea: organizzare un barcamp dedicato a ripensare ed organizzare il rifacimento di italia.it servendoci di tutti quei servizi che ci da a disposizione il web 2.0 ma soprattutto del grandissimo potere che hanno gli utenti che potrebbero di fatto descrivere loro stessi il turismo italiano.
È dunque nata l'iniziativa RItaliaCamp che ai motti di:
- Rinnoviamo italia.it
- Ridisegnamo italia.it
- Rifacciamo italia.it
- Ripensiamo italia.it
- Reinventiamo italia.it
- Ristrutturiamo italia.it
- Rinneghiamo italia.it
- Reimpostiamo italia.it
- Rimpiazziamo italia.it
- Rottamiamo italia.it
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postato da Luca Mascaro alle 20:16
15 Commenti
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15 Commenti:
Uhhh io preferivo Itali-A
Ha ragione Riccardo, non avrei dovuto tacere! :D
Ciao,
leggendo un po' di post in giro sul tema sono capitato sul tuo. L'intento è indubbiamente nobile ma la realizzazione mi sembra impossibile. Qui non si tratta di realizzare un nuovo sito web che, con il giusto staff di persone, si fa. Sotto c'è molto di più dato che per il progetto sono state coinvolte le regioni e gli enti locali i quali, in forma autonoma da quanto ho potuto leggere in giro, inseriscono i contenuti all'interno del CMS. La piattaforma immagino abbia un discreto grado di complessità (seguo direttamente lo sviluppo di un grosso CMS per un'azienda) che gestisca Workflow approvativi, versionamento di contenuto, gerarchie di utenti con diversi gruppi di appartenenza e permessi.
Detto questo, anche si attivasse una comunità che realizza l'applicativo, chi mai inserirebbe i contenuti dato che l'attività redazionale non asrebbe "foraggiata" dallo Stato?
Seguirò comunque l'iniziativa...:)
Giuliano in realtà non si stà prospettando un rifacimento 1 a 1 con quello che è italia.it oggi ma un ripensamento del prodotto in modo da far generare i contenuti direttamente dai cittadini (utenti) che vogliano promuovere e descrivere il loro comune/provincia/regione partendo probabilmente dai contenuti di wikipedia e recuperando quanto possibile anche da tutti gli altri siti/servizi della rete attraverso i mashup
Ciao Luca.
Interessante, soprattutto l'uso dei mash up e di tecnologie Web 2.0 delle quali sono promotore nel mio ultimo libro.
Però resto un po' scettico: dato che si tratta di un progetto pubblico, l'intervento diretto dei cittadini potrebbe portare a problemi maggior, leggi: serietà, verifica delle informazioni, autorevolezza delle fonti, ecc... Dato che si tratta di un progetto sul quale verrebbe svolta campagna informativa a livello internazionale, credo si tratti di punti importanti difficilmente rinunciabili.
Se dovessi proporre un cambiamento al sito che ho navigato in alcune sezioni, punterei maggiormente sull'aspetto di grafica ed usabilità. A prescindere dal fatto che debba essere o meno accessibile (vedi articolo di oggi su Punto Informatico), la fruibilità delle informazioni è fondamentale. Non possiamo sapere, al momento, che tipo di struttura redazionale ci sia dietro e quale carico di attività venga delegata alle P.A ed enti sul territorio e quindi non si può correggere il processo...ma almeno rendere più consultabili le informazioni, quello si. :)
A qualcuno non piace la mia adesione al progetto, ho infatti ricevuto una minaccia, di cui francamente me ne infischio.
Ok giuliano ma vorremmo farlo liberamente tra un gruppo di persone che ci credono... il risultato non sarà cosa pubblica (amministrazione) o ufficiale del turismo italiano, però sarà speriamo come wikipedia per le normali enciclopedie
Maurizio... che minaccia?
Giuliano: la domanda che mi pongo è la seguente... su Internet in era Web 2.0 ha acora senso l'esistenza di un costosissimo catalogo online dedicato all'Italia gestito tramite controlli su controlli che garantiranno la granitica e monolitica lentezza istituzionale a cui siamo abituati?
La rete viaggia ad altre velocità e queste sono le velocità a cui sono (o saranno) avezzi gli utilizzatori.
Le informazioni poi non cadono piu "dall'alto" verso l'utenza, ma nascono dal basso, si scremano in base alla qualità con cui sono realizzate e quindi diventano le fonti primarie di consultazione.
Questo, a mio modestissimo parere, è la direzione verso la quale và il Web e verso il quale devono andare i prodotti che si devono realizzare.
Un catalogone senza possibilità di feed da parte dell'utenza, senza un interazione "umana" fra gli utilizzatori regolato e comandato dall'alto non ha piu senso di esistere.
Mauro Monti: ciao, sono parzialmente d'accordo con te (qui sembro il criticone di turno ma giuro che non è vero ;) ).
Ok le informazioni che nascono dal basso, ok che la rete viaggia veloce, ok catalogone online....ma qui parliamo di P.A. e soprattutto di "Paese Italia", non di portale del turismo locale o regionale.
Se ci si rivolge all'esterno, ovvero ad altri paesi, allora deve esserci un filtro a monte ed una redazione più o meno articolata che si incarica di gestire quanto prodotto dai soggetti individuati (vuoi comuni, province, enti in generale). Uno spazio dedicato agli user generated content, mashup e cose più al passo con i tempi può andar bene, ma contestualizzato in un'apposita area. Non ci si può basare tutto il portale se questo è "la cartolina" del nostro paese.
Lentezza e monoliticità non sono due aggettivi che si sposano con il web, e te ne do atto...però non è detto che sarà così per questo sito web. Starei a vedere cosa succede.
Come dicevo prima, curiamo interfaccia e fruizione dei contenuti prima che il modo con cui i contenuti vengono generati, forse così si riuscirà a migliorare il progetto.
Poi, ogni idea migliorativa e che ponga alla base nuove tecnologie mi vedrà sempre interessato :)
Giuliano concordo con la tua posizione se parliamo di italia.it che proprio per tali motivi aveva determinati costi (che un anno fa difendevo giustificandoli) per determinate prestazioni (che però non vi sono state).
Se però parliamo della nostra iniziativa partiamo da una prospettiva completamente diversa, chiaramente i due portali molto probabilmente soddisferanno due tipologie d'utenza differenti.
Comunque è interessante.
Se il vostro evento si concretizza vengo volentieri fino a Milano ;)
Ciao a tutti, sono Marcello Vicidomini, grafico e webdesigner.
Sarebbe bellissimo partecipare insieme a voi a questo progetto. Putroppo non potrò per questioni di lavoro (sono pieno fino al collo).
Però una cosa la voglio dire: non avete idea di quanto sia stato bello scoprire stamattina quello che state cercando di realizzare intorno a quel mostro di Italia.it, soprattutto per due motivi:
1) In mezza giornata è stato già organizzato un grosso team di sviluppatori (in confronto alle diverse legislature del "mostro").
2) Suppongo che il tutto sia no-profit, anzi al limite ci sarà da rimetterci qualcosa. Io personalmente è dall'altro ieri che non riesco a togliermi dalla testa il numero "45.000.000". Soprattutto pensando che sono euro.
Quindi vi prego, fategliela vedere, anche a nome di chi, come me, si ammazza di lavoro per fare un buon lavoro, rispettare gli standard, combattere coi clienti e coi boss, spesso per cifre irrisorie.
Ciao marcello:
1. si al momento si contano 76 adesioni
2. il tutto è no-profit però se esce una cosa in ordine si dovrebbe auto-mantenere grazie agli ad-words... chiaramente è tutto ancora da vedere ;)
Salve a tutti.
Volevo giusto dire la mia sul portale Italia.it.
Concordo con molti di voi sui problemi relativi alla velocità (o lentezza per meglio dire!!!) di caricamento delle pagina, ai problemi legati all'usabilità e al non utilizzo di xml/css.
Mi sento però di spezzare una lancia a favore del portale.
Graficamente a me non dispiace e se comparato con i principali portali turistici internazionali, non fa affatto una brutta figura... anzi!
A questo punto, anziché sparare a zero su quanto realizzato o realizzare un altro portale (che sarebbe, ahimé, solo una brutta copia di quello presente), semplicemente non inviamo le nostre considerazioni o suggerimenti a chi gestisce il portale?
Mi sembra un atteggiamente più costruttivo, evitando così una sfida tesa a dimostrare solo chi è il più bravo della classe...
Un saluto.
Ciao, sono il creatore di OpenItaly.NET ed ho avviato questo progetto, ovviamente Open e totalmente free come alternativa "collaborativa" ad Italia.it. Dateci un'occhiata !!! Servono "braccia" per il lavoro :-D
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