8 febbraio 2007
Lift Day 2 - Lee Bryant sull'enterprise social software
Passiamo ora all'artiglieria pesante, Lee Bryant di HeadShift sull'enterprise social software e io con la speranza di cogliere (o meglio strappare) qualcosa di più in termini di esperienze.Lee un po' mi delude in quanto non riporta nessuna esperienza :( però in compenso da un ottima descrizione di cos'è il social software e porta anche una ricetta sul come farlo e dove applicarlo, ma partiamo dall'inizio:
Il problema di base è che l'attuale infrastruttura IT delle grosse imprese non capisce come la gente lavora realmente inoltre la tecnologia non ha spesso la capacità di automatizzare delle decisioni. Una realtà in azienda è dunque quella che "people are great at pattern matching" ma si può ovviare questo?
Oggi l'infrastruttura IT può cambiare principalmente perchè i sistemi tradizionali sono presenti e i costi sono fortemente diminuiti dunque ci si può concentrare sull'aspetto sociale del software e sulle varie possibilità di raccogliere l'intelligenza collettiva. Questo aspetto sociale nell'azienda si può tradurre in tre punti fondamentali: sottoscrizione (restare informati), partecipazione e comunicazione che se ben sfruttati (intelligenza collettiva) possono portare aumenti di efficienza ed efficacia specialmente in termini di decision making.
Per fare questo la ricetta è chiara e semplice (per lui, forse per me e pochi altri... ma vabbè) il primo requisito e avere una massa critica minima che lui identifica in 1000 utenti e poi fornire strumenti sociali che permettano tre attività: leggere, scrivere, filtrare (o organizzare) ottenendo così informazioni che si possono tradurre in un "human markup".
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postato da Luca Mascaro alle 14:04
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