19 novembre 2007
Michele Lovino: Context Awareness - Ubiquitous computing
Michele Lovino ci presenta una serie di opportunità tecnologiche/progettauli legate al Context Awareness (tecnologia sensibile al contesto) e all'Ubiquitous computing (tecnologia invisibile integrata nell'ambiente).Infatti oggi è possibile progettare e realizzare oggetti connessi, che interpretano perfettamente il concetto di esperienza ponte tra fisico e digitale, ad un costo contenuto grazie alla riduzione del costo della tecnologia HW, un esempio per tutti è ORB una sfera connessa che indica l'andamento dei propri titoli in borsa.
Con questa tecnologia disponibile è ora possibile estendere dei principi di navigazione e architettura dell'informazione anche verso oggetti fisici, nascono così i primi oggetti come Winem, un contenitore per bottiglie di vino connesso che implementa la possibilità nel mondo fisico di consultare i vini contenuti per caratteristiche attraverso delle faccette.
Tecnologia RFID, acquisizione di metainformazioni dalla rete e rappresentazioni cromatiche rappresentano così il cuore di questo interessantissimo oggetto connesso.
Dunque materie come l'information architecture e l'interaction design si fondono per concepire una nuova generazione di oggetti... ma come possiamo fare a crearli (o almeno prototiparli)?
Attraverso piattaforme di prototipazione per l'elettronica (open hardware / open software) recentemente emerse che oggi sono disponibili a costi contenuti come Wiring (un po' costosa e diffile da gestire) o Arduino (di cui troviamo anche un ottima knowledge base di esempi) e con linguaggi di sviluppo semplici e di alto livello come Processing.
Arduino per chi inizia (considerando che si tratta di apparecchi elettrici) è la più interessante poichè nonostante sia meno completa di Wiring è semplice, economica ed espandibile anche se non si cura molto della possibilità di errori.
So cosa fare il prossimo week end :)
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postato da Luca Mascaro alle 16:52
1 Commenti
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Ciao Luca, forse parli di Michele Iovino (a giudicare da quello che ne ho sentito dire)
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