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Il mio diario online dove tratto con regolarità tematiche legate alla progettazione dell'esperienza utente, la strategia di concezione e realizzazione legate in particolar modo ad applicazioni web innovative (web 2.0 mia definizione)

2 aprile 2007

RItaliaCamp: i miei scenari

Volevo rilanciare e discutere i tre scenari che ho proposto sabato al RItaliaCamp (prima di dovermene andare :( )

Scenario 1: un turista americano vuole andare in vacanza in Italia ma non conosce l'italiano dunque è alla ricerca di contatti locali che parlino inglese e lo possano consigliare / supportare.
Scenario 2: lo stesso turista, trovato un contatto italiano, decide di partire per l'italia però vorrebbe vivere quest'avventura con altre persone americane (viaggio di gruppo, non organizzato) con cui potrebbe in seguito alla vacanza interlaciare dei rapporti e chiaramente dividere anche le spese.

Riflessione a questo punto: secondo me un portale del turismo ideale dovrebbe abilitare l'opportunità di mettere in contatto le persone indigene e straniere della stessa lingua o con le stesse passioni permettendo così di creare nuovi contatti personali in tutto il mondo, contatti che negli anni possono mantenere una certa frequenza turistica verso determinati luoghi dove si sa di trovare dei conoscenti.

Scenario 3: Il turista americano una volta arrivato in Italia si affida alla migliore guida turistica possibile, l'indigeno del luogo, che lo porta "a spasso" per la città/paese/regione facendogli scoprire una quantità immane di aneddoti e curiosità. L'opportunità di visitare i vari luoghi e dunque "delegata" in parte all'amico italiano.

Riflessione: sempre secondo me il portale ideale dovrebbe sfruttare la conoscenza dei cittadini dei singoli ruoli per fare emergere il vero valore di un luogo. Se questo meccanismo virtuoso si instaurerebbe, per esempio con una wiki, si otterrebbe un effetto fenomenale di concorrenza tra i luoghi a livello contenutistico facendo così in teoria aumentare esponenzialmente la qualità degli stessi.

Che ne pensate?

postato da Luca Mascaro Il mio stato su skype alle 11:23
9 Commenti Sphere: Related Content AddThis Social Bookmark Button

9 Commenti:

Alle lunedì, 02 aprile, 2007 , Anonymous Anonimo ha detto...

che la gente ne ha per le palle di farsi contattare da potenziali migliaia di turisti che parlano la sua lingua, in cambio di che?

inoltre è assodato che solo una MINIMA parte degli autoctoni è la miglior guida turistica possibile del luogo. E stiamo parlando di anziani, come spesso accade. Prova a farti fare da guida turistica da un trentenne medio...

 
Alle martedì, 03 aprile, 2007 , Blogger Luca Mascaro ha detto...

Tambu, questa però non è per esempio la mia esperienza visto che tipicamente organizzo i miei viaggi e le mie vacanze con amici 30enni del luogo che poi mi portano a visitare le città.

Io stesso per esempio lo faccio per amici :)

In ogni caso è interessante che per almeno il 50% delle persone (visto il campione di 2 :) si ha un punto di vista opposto

 
Alle martedì, 03 aprile, 2007 , Blogger Antonio LdF ha detto...

Io credo che creare una rete di guide, anche se fossero solo "un paio" per provincia, richiederebbe uno sforzo organizzativo inarrivabile soprattutto visti i flussi turistici esistenti.

Credo invece che si debba creare un'alternativa tecnologica all'assistente cicerone in carne e ossa che possa massimizzare i dati che, stavolta obbligatoriamente, dovranno essere degli umani a raccogliere e inserire.

L'organizzazione collettiva dei viaggi invece è davvero una buona idea.

 
Alle martedì, 03 aprile, 2007 , Blogger Almansi ha detto...

Invece a me l'idea piace. Non è mirata indiscriminatamente a tutta l'ingente massa di turisti, ma a facilitare contatti tra persone che hanno affinità nel desiderio di conoscere gli altri.

Riserve:
- il wiki: ancora spesso percepito come "freddamente tecnologico". Si potrebbe superare con un' "entrata" più tradizionale dove si spiegherebbe alla gente che troveranno le informazioni sul wiki: fanno così quelli dei corsi "at large" del Berkman Centre di Harvard.

- il portale turistico: se io cerco dei contatti in un paese dove voglio andare, un portale turistico è l'ultimo posto dove andrei a cercare, a priori. Certo, è proprio per questo che c'è il progetto Ritalia, per rivoluzionare il concetto di portale turistico. Però ci vorrà anche un sacco di energia e di strategia per far passare questa differenza nella mente della gente.

 
Alle mercoledì, 04 aprile, 2007 , Anonymous Anonimo ha detto...

In termini di organizzazione collettiva dei viaggi vi sono da tempo coomunity che consentono di capire, esplorare, esperenziare i luoghi prima di accedervi.

In tal senso in Italia segnalo l'ottimo zingarate.com ( eccezionale la lista delle sagre segnalate da chi le vive ) mentre worlwide penso che http://www.world66.com/ sia l'esempio migliore.

A presto,

 
Alle mercoledì, 04 aprile, 2007 , Anonymous Anonimo ha detto...

hai descritto couchsurfing ;-)
http://www.couchsurfing.com/

se lo si integra con qualcosa come il wiki di couchsurfing (orientato all'ospitalita') e quello di wikitravel (orientato alle cose da vedere e fare) e quello di wikipedia (orientato su tutto), ci siamo quasi ;-)
Ad esempio per firenze
http://couchsurfing.com/wiki/Firenze
http://wikitravel.org/en/Florence
http://en.wikipedia.org/wiki/Florence
(il copyright di wikitravel tra l'altro e' Creative commons by-sharealike!! figo! quello di wikipedia e' GDFL. tutto riusabile!)
la presentazione di folletto parlava di qualcosa di simile ma e' stata a pomeriggio tardo e forse l'hai persa. fortuna
che c'e' slideshare ;-)
vedi http://www.slideshare.net/folletto/ritaliacamp-ask-the-way

 
Alle mercoledì, 04 aprile, 2007 , Blogger Folletto ha detto...

Aggiungo a Paolo che il mashup che avevo proposto si fondava proprio su quella struttura! :)

 
Alle mercoledì, 04 aprile, 2007 , Anonymous Anonimo ha detto...

ok allora evito di proporre la stessa idea sul wiki, ok? ;-)

 
Alle mercoledì, 11 aprile, 2007 , Blogger Unknown ha detto...

Ti segnalo che ti sei un po' impicciato con i congiuntivi... se si *instaurasse*: capita quando si scrive di fretta, ma io ho la sindrome del correttore di bozze :-)
Ciao ciao
nicola

 

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