13 novembre 2007
La non conoscenza di infiniti contesti
L'essere umano ragiona troppo per stereotipi ed io come essere umano mi allineo a questo comportamento.Chi di voi andando a bologna in un cinema di periferia a metà pomeriggio di mercoledì a vedere "Die Hard 4" mi sa dire quale tipo di pubblico troverebbe?
Ho fatto questa domanda ad una ventina di persone e le risposte che ho ricevuto sono: giovani, studenti/studentesse, disoccupati... la realtà? A questa realtà non ci volevo credere neppure io però in quel contesto mi sono trovato in sala con più di 20 persone anziane over 60, principalmente donne che facevano battute e si esaltavano per Bruce Willis.
Questo contesto inaspettato è stato guidato da una valutazione comune stereotipata sull'incompatibilità tra le persone anziane e quel genere di film che di fatto ci insegna per l'ennesima volta che i casi di non conoscenza di un contesto sono potenzialmente infiniti.
E qui arriva il punto, in progettazione (dal prodotto alla comunicazione) se non si conosce il contesto si porta di sicuro il prodotto al fallimento o al non raggiungimento del massimo potenziale ma per fortuna se i contesti non conosciuti sono ancora infiniti si può affermare che potenzialmente ci saranno infinite possibilità per la progettazione, basta solo scoprirle ;)
postato da Luca Mascaro alle 08:16
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